martedì 27 dicembre 2011

Le conseguenze dei lavori per la Tav sulla fauna della Valsusa

Il 20 dicembre, è stata presentata a Torino la valutazione dell'impatto che l'eventuale costruzione del TAV avrebbe sulla popolazione animale in Val di Susa. Dallo studio, il cui primo firmatario è il veterinario, presidente di AVDA ed ex consigliere regionale del Piemonte, Enrico Moriconi, si evince che per gli animali l'impatto del TAV sarebbe devastante e duraturo.

Le opere di un cantiere diffuso come quello previsto per la linea Torino-Lione inducono delle modificazioni nei territori che si riflettono sulle condizioni di vita non solo delle persone ma anche della fauna locale.

L'antropocentrismo è spesso in agguato anche quando meno sarebbe prevedibile. Così nelle grandi opere si fanno spesso calcoli preventivi, valutazioni più o meno interessate sulle ricadute, positive o negative, ma molto raramente ci si ricorda che sul pianeta non abitano solo gli esseri umani e che i viventi appartengono anche alla fauna.

Articolo completo al seguente link:




NO ALLA TAV!

venerdì 19 agosto 2011

Solidarietà agli attivisti di Offensiva Animalista!

Provare orrore, pietà e rabbia di fronte ai terribili abusi commessi nei confronti di esseri viventi quali sono gli animali non è un crimine, stare dalla parte degli oppressi e dei senza voce non un reato, l’espressione del proprio pensiero non deve diventare una colpa, né può essere considerata come ‘istigazione’!
Oggi, 18 agosto 2011, esprimiamo la nostra totale solidarietà nei confronti degli attivisti di Offensiva Animalista, criminalizzati e sotto accusa per aver esercitato il loro Diritto allo sdegno e al rifiuto di fronte ad indicibili crudeltà e per i loro sforzi per far aumentare l'attenzione pubblica sui Diritti degli animali!

SOLIDARIETA'
agli attivisti svizzeri di Offensiva Animalista!


sabato 13 agosto 2011

Salvati appena in tempo!

Ennesima storiaccia (questa volta, si spera, a lieto fine) dalla nuova forntiera del consumismo esasperato, il sud-est asiatico, la mecca dei capitalisti globali: dopo aver ricevuto una soffiata da parte di un'associazione ambientalista la polizia nella provincia Nakhon Phanom, a circa seicento km a nord-est di Bangkok, ha trovato e salvato 1800 cani stipati in piccolissime gabbie (si veda nella terribile foto). I camion sui quali gli animali viaggiavano stavano per attraversare il confine: le autorità sono arrivate appena in tempo per evitare che i quattrozampe arrivassero ai ristoranti vietnamiti dove sarebbero stati serviti nei piatti di clienti.

fonte: http://multimedia.lastampa.it/multimedia/la-zampa/lstp/71878/

mercoledì 10 agosto 2011

In soccorso al canile di via Germagnano!

Avendo avuto notizia dei problemi riguardanti il canile torinese di via Germagnano nr. 9, sabato 6 agosto un gruppo di attivisti antispe di Ivrea e Torino si sono recati presso la struttura per mostrare la propria solidarietà e per portare una piccola donazione, frutto di una raccolta effettuata nei giorni precedenti.

Attualmente nella struttura sono ospitati circa 125 cani, che altrimenti sarebbero stati soppressi o abbandonati, trattati amorevolmente dai volontari che gestiscono, tra mille difficoltà, il canile. Per chi fosse interessato ad attivarsi come volontario o magari ad adottare un cagnolino, vi invitiamo a recarvi presso il canile o a guardare la pagina internet ( http://www.legadelcane-to.it/ ). Non lasciate che l'egoismo e l'indifferenza l'abbiano vinta!


giovedì 12 maggio 2011

Sevizie e sofferenze per far divertire...

Ennesimo esempio di quanto in basso si possa arrivare nei confronti di altri esseri viventi, specie se più deboli. Anche se, purtroppo, abbiamo imparato che all'orrore non c'è mai fine.

Queste foto mostrano il crudele addestramento al quale sono sottoposte le scimmiette che poi si esibiscono lungo le strade della capitale indonesiana, quel cesso di Giakarta. Il 'proprietario' di queste scimmie ha spiegato ai reporter della Reuters che servono tre mesi per 'insegnare' a una scimmia a muoversi su due zampe, e che i suoi quattro animali riescono a racimolare 10 dollari con il loro piccolo 'show'. Per fare questo però questi poveri esseri vivono mesi di sofferenze, appese a catene e costrette a indossare maschere di ogni genere per il divertimento dei passanti.













giovedì 7 aprile 2011

Presidio contro la vivisezione a Roma

Sabato 2 Aprile 2011 un discreto numero di attivisti e simpatizzanti dei gruppi Antispe di Ivrea, Torino, Verona e Milano hanno supportato a Roma il presidio organizzato dall'Associazione Memento Naturae (a questo link trovate ulteriori e più approfondite info: http://www.mementonatura.org/animali-laboratorio.html) a Piazza del Campidoglio, adiacente piazza Venezia, per dire NO alla vivisezione e SI alla ricerca senza animali. Al presidio-conferenza sono stati invitati diversi esperti e associazioni animaliste che da tempo portano avanti progetti di ricerca senza animali e di recupero di animali da laboratorio, ma anche componenti istituzionali attente, non solo a livello “elettorale”, a questo argomento. La battaglia per abolire la vivisezione è una battaglia per la Verità e per la Giustizia!



Ringraziamo Memento Naturae e Riccardo per l’invito e il Foro 753 per l’ospitalità!

venerdì 18 febbraio 2011

Sospesa la caccia alle balene! VITTORIA!!!!!

Una vittoria per le balene, per gli animali e per chi li difende!
Vittoria momentanea, ma comunque una vittoria! Non è ancora una rinuncia definitiva alla caccia nelle acque antartiche, ma è un segno che la resistenza contro gli orrori è possibile! Nessun compromesso!

Dal Giappone stop per questa stagione alla caccia alle balene nell'Oceano Antartico
Tokyo, 18 feb. (Adnkronos) - Dopo la sospensione annunciata due giorni fa, il Giappone ha deciso di fermare definitivamente la caccia alle balene nell'Oceano Antartico per la corrente stagione. Lo ha stabilito il ministro della Pesca, Michihiko Kano, spiegando in conferenza stampa che "le baleniere continuano ad essere cacciate e diventa sempre più difficile garantire la loro sicurezza".
“Il peschereccio Nisshin Maru, che è inseguito da Sea Shepherd, ha sospeso l’attività dal 10 febbraio per ragioni di sicurezza”,
A contestare il lavoro della flotta della Nisshin Maru sono stati gli 'eco-pirati' dell'organizzazione 'Sea Shepherd'.
Le navi rientreranno in Giappone entro tre settimane, in anticipo sulla fine della stagione che di solito finisce a marzo.
"Ogni balena salvata è una vittoria, una vittoria nostra", ha commentato soddisfatto Paul Watson, leader di Sea Shepherd che quest'anno, stando a Toshinori Uoya dell'agenzia della pesca nipponica, ha attaccato nove volte la flotta.


lunedì 14 febbraio 2011

Dalla Francia: NA Protection!

Les Nationalistes Autonomes sont naturellement sensibilisés par l’écologie et le monde animal. Ils respectent donc la planète et ses animaux!


http://na-protection.tk/

sabato 5 febbraio 2011

La bellezza della Natura e della Libertà!

Ogni tanto, in mezzo a tanto orrore, si trovano anche notizie che fanno ben sperare.
Qualche giorno fa scopriamo che alle Bahamas c’è una spiaggia piena di maiali. Si, proprio maiali! Un vero paradiso in terra, anche per i nostri amici animali: sono lì sdraiati al sole che dormono e riposano, per poi mettersi addirittura a nuotare! Si trovano su una delle meravigliose Big Major Spot Island: la spiaggia che li ospita è stata definita, per ovvi motivi, Pig Beach. Le immagini scorrono serene e riempono di felicità il cuore: si vedono maialini che nuotano felici nel mare e che non hanno timore a fare il bagno in compagnia di alcuni turisti. Liberi, senza paura delle cattiverie degli uomini. Tutti gli animali devono essere LIBERI!


giovedì 3 febbraio 2011

Husky massacrati in Canada: non servivano più ai turisti!

La vergogna di una società sempre più abbruttita dal business e dal mercato, dal capitalismo selvaggio e asociale. I soldi davanti a tutto, sopra a tutto, unici riferimenti di vita.
E niente pietà per il resto, esseri umani e animali, anziani e bambini, lavoratori diventati inutili e cittadini 'non economicamente affidabili'. Considerati solo come oggetti, come risorse, come fonte di profitto. E hanno pure il coraggio di definirla 'la migliore società possibile'!
Anche gli umani ormai inutili per l'economia e il Mercato-unica-Divinità presto potranno subire un tale trattamento?

Soppressi cento cani da slitta: pochi turisti, non servivano più
Dopo le olimpiadi invernali di Vancouver gli affari erano precipitati

La polizia canadese ha reso noto ieri di aver aperto un'inchiesta sulla brutale uccisione, nella località sciistica di Whistler, di un centinaio di cani Husky che erano stati impiegati come cani da slitta per i turisti durante i Giochi invernali di Vancouver del febbraio dell'anno scorso.
I cani, rimasti senza lavoro, sarebbero stati uccisi a uno a uno per due giorni da un operaio che avrebbe usato un fucile e un coltello. Secondo testimoni citati dalla stampa locale, alcuni animali, feriti, sono riusciti a tirarsi fuori da una fossa comune. I motivi del massacro sarebbero puramente economici: le due società che avevano venduto ai turisti le escursioni in slitta, Outdoor Adventures e Howling Dogs, non avevano più bisogno dei cani, perchè la richiesta di gite era calata dopo le Olimpiadi invernali.
STRESS DA ESECUZIONE - La vicenda è stata rivelata dallo stesso uomo che ha ucciso i cani, il quale ha chiesto e ottenuto un indennizzo da una banca locale per lo stress subito (ndr: noi gli auguriamo ben peggio, a sta merda!). Il suo avvocato ha detto a una radio di Vancouver, Cknw, che «non poteva essere un'esecuzione fatta bene, con un solo proiettile a disposizione» e «inevitabilmente (l'operaio) ha dovuto vedere scene orribili e, per dovere, porvi fine». Secondo la legge canadese una persona che uccide o ferisce un animale rischia fino a cinque anni di prigione. Far sopprimere un cane da un veterinario costa circa 100 dollari. Molti veterinari rifiutano però di sopprimere animali in buona salute. (Fonte: Ansa)


giovedì 6 gennaio 2011

Battaglia nell'Oceano Antartico

Impegnati nella campagna ‘Operation No Compromise 2010-11-Antarctic Whale Defense Campaign’, prosegue la caccia degli attivisti della Sea Shepherd contro la pesca criminale (e illegale) delle balene da parte della flotta giapponese tra i ghiacci. Due flotte si stanno affrontando in pieno Oceano Antartico: la flotta giapponese consiste di quattro navi (le baleniere Yushin Maru, Yushin Maru No.2 e Yushin Maru No.3, assieme alla nave Nisshin Maru) mentre gli ecoeroi animalisti dispongono della velocissima Gojira (Godzilla), della Steve Irwin e della Bob Barker.
I giapponesi hanno dichiarato apertamente di perseguire l’obiettivo di 1000 esemplari cacciati, forti del loro “nobile” fine (e utile paravento): la ricerca scientifica!
Ma gli ecopirati di Sea Shepherd stanno dando non poco filo da torcere: dalla Godzilla sono state lanciate bottiglie piene di acido butirrico verso le baleniere che, allora, hanno tentato di speronare l’ammiraglia pirata mentre si stava rifornendo alla nave madre Steve Irwin. La controffensiva ambientalista, è stata immediata e un altro battello veloce ha attaccato la Yushin Maru pronto ad usare il “prop fouler”, un micidiale cavo che blocca e distrugge le eliche e che è, pertanto, in grado di paralizzare le navi. La baleniera ha così cambiato rotta piegando in ritirata. Ritirata durante la quale è stata inseguita per 11 miglia dagli accanitissimi ecoeroi. Vere e proprie strategie di una guerra che è continuata 75 miglia più a sud, con un tentativo di controffensiva di Yushin Maru che ha tentato di far ‘fuoco’ con il suo potente cannone ad acqua contro l’elicottero della Steve Irwin. Gli espertissimi pirati hanno anticipato la mossa degli avversari levando in volo l’elicottero un attimo prima che il getto d’acqua lo danneggiasse.
Questa battaglia è solo l’ultima di una lunga guerra (la penultima si è verificata a Capodanno) che vede associazioni ambientaliste di vari Stati, capitanate dall’Australia e dalla Nuova Zelanda, impegnate contro la ‘crudele e non necessaria’ caccia alle balene. Le autorità nipponiche non si sono scomodate più di tanto a camuffare gli intenti poco scientifici della flotta baleniera replicando che la caccia alle balene è una tradizione centenaria e che dismettendola si impoverirebbe la ‘cultura nazionale Giapponese’.

SUPPORT SEA SHEPHERD!