lunedì 8 marzo 2010
lunedì 8 febbraio 2010
Insomma, il Capitalismo REALE allo stato puro, quello più cattivo, senza pietà, tanto declamato dai soloni mondialisti in Europa e in USA, che tanto amano il ‘made in China’, ‘la nuova frontiera del sogno americano"!
Un orrore che non si ferma di fronte a nulla, dove tutto è piegato alle logiche del profitto, della sopraffazione, dello sfruttamento del più forte sul più debole. Una ‘legge’ che vale per gli umani e anche per gli animali.
Se già tanto si sa a riguardo degli orrori praticati per l’industria della pelliccia, in questi giorno ci è capitata sotto mano la notizia di una disgustosa pratica cinese, molto diffusa nei giardini zoologici della Cina.
Praticamente negli zoo safari cinesi si offre ai visitatori il «LIVE FEEDING», ovvero la liberazione nel recinto delle tigri siberiane di un impaurito animale da cortile, e offrire così al pubblico pagante lo spettacolo della morte in diretta.
E c’è pure un listino prezzi: i frequentatori dei safari park, assieme al biglietto di ingresso, hanno la possibilità di acquistare uno o più capi da lasciare in balia delle tigri durante la visita. Il sovrapprezzo è minimo: si parte da 4 euro per una gallina, poco di più per una capretta e si arriva fino a 150 per un vitello, cifra che si può facilmente ripartire se si visita lo zoo in comitiva. Un supplemento che a quanto pare molti visitatori sono pronti a sborsare pur di vedere gli animali in azione, manco fosse veramente un inseguimento in un ambiente wildlife, come quelli documentati in tanti documentari naturalistici. Gli animali scelti come vittime sacrificali però non hanno neppure il tempo di rendersi conto di quanto sta per accadere: vengono lasciati in balia delle tigri e in pochi secondi tutto è finito.
A giudicare dai video che circolano sul web, l'iniziativa riscuote un certo successo, perlomeno stando agli «oooh» di meraviglia, stupore e forse anche di compiacimento che si sentono sullo sfondo dei filmati. E la prassi non riguarda solamente gli zoo safari. In uno dei video si vedono alcuni visitatori che dall'alto di una balaustra in cemento lanciano una gallina legata ad una corda nel recinto sottostante, cercando anche di giocare con i felini come si farebbe con il micio di casa a cui si cerca di far prendere il ciondolo di gomma agganciato ad una piccola canna da pesca. E quando alla fine la tigre raggiunge il suo scopo, ovvero acchiappare al volo il pollo e sbranarlo in pochi bocconi, c'è pure qualcuno che ride e applaude...
Fonte: http://www.corriere.it/animali/10_febbraio_05/zoo-harbin-live-feeding-animali-vivi-pasto-tigri_783db80e-1268-11df-b50d-00144f02aabe.shtml

giovedì 7 gennaio 2010

Il mondo oggi non è poi il ‘paradiso’ che i mass media tendono a farci vedere.
Se si guarda oltre la patina di consumismo sfrenato, arrivismo e publbicità, troviamo una realtà fatta di sfruttamento, violenza, sopraffazione, specie verso i più deboli.
E sempre di più indifferenza, apatia, menefreghismo. Atteggiamenti più facili che non l’impegno e la resistenza all’orrore quotidiano.
Per questo siamo contenti quando vediamo persone che sono sensibili verso l’ambiente, la Natura e i suoi figli, che riescono a comprendere il dolore degli altri, che soffrono vedendo le condizioni di vita e il trattamento che subiscono altri esseri viventi, che cercano comunque di far qualcosa, di attivarsi nella loro realtà locale, senza aspettare ordini o comandi, per i più deboli e gli indifesi, in questo caso gli animali, esseri viventi come noi, con la stessa dignità negata da una realtà in cui contano unicamente i soldi maledetti, l’arroganza e l’aspetto fisico.
Benvenuti RR Catania!
martedì 5 gennaio 2010


La testimonianza di Tom Rider, che ha deciso di lasciare il suo posto da inserviente addetto agli elefanti per denunciare le violenze del circo Ringling Brothers Barnum & Bailey (ma sicuramente è così, o anche peggio, in tutti i 'circhi'):
"...questi animali vengono maltrattati in nome del divertimento”.
"Cavalli presi a pugni, tigri ed elefanti picchiati, frustati e torturati anche con scosse elettriche durante l’addestramento"
"Tra una frustata ed una esibizione sul tappeto rosso, gli animali del circo vivono come schiavi, prigionieri e incatenati per 22 ore al giorno senza possibilità di muoversi"
L'ennesima testimonianza di una società basata sullo sfruttamento, sulla violenza legalizzata in nome del profitto, dove è più grave fare una scritta su un muro o esprimere un parere 'vietato' (perchè magari 'offende qualcuno'...) che torturare esseri viventi...
NON CHIUDERE GLI OCCHI! SE STAI IN SILENZIO, SE VAI AL CIRCO, SEI COMPLICE DI QUESTI CRIMINALI E DELLE SOFFERENZE CHE INFLIGGONO AD ESSERI VIVENTI INDIFESI!
martedì 15 dicembre 2009
Visto il periodo natalizio, che vede moltiplicarsi il numero di persone indigenti (o presunte tali, non si sa mai) ad ogni angolo di strada, il Comune ha deciso di dare un giro di vite al fenomeno: «L’amministrazione si è già dotata di un regolamento di tutela degli animali che vieta l’uso dei cuccioli. Ma d’ora in poi vieteremo questa pratica e intensificheremo i controlli - dice Tricarico - vietando l’suo di cuccioli fino ai 180 giorni di età».
Come spiegano le associazioni animaliste il fenomeno ha assunto proporzioni preoccupanti da quando gli zingari hanno cominciato a chiedere l’elemosina con cuccioli che all’occorrenza cercano pure di vendere l’esemplare. «E’ una pratica piuttosto odiosa - spiega Tiziana Berno dell’Enpa, l’ente nazionale protezione animali - perchè il cucciolo incute tenerezza, certamente più di un cane adulto, ed è quindi più facile ottenere l’elemosina».
venerdì 13 novembre 2009
Uno dei primi passi che dovrebbe compiere chi decide di attivarsi nella tutela dei diritti degli animali dovrebbe essere quello di supportare le strutture e le organizzazioni locali presenti sul territorio.
Ad Ivrea da qualche anno (dal 2004) opera il gattile, gestito da un’associazione (no profit) di volontari che con fatica e sacrifici, un impegno costante e un amore infinito per gli animali, sta svolgendo un ottimo lavoro sul territorio, fornendo una speranza di vita e di recupero per un gran numero di felini abbandonati, maltrattati o in difficoltà.
Visto anche il non gran bel periodo che stiamo vivendo, con gravi difficoltà economiche per chiunque non sia un privilegiato, è doppio il valore di questo impegno.
Anche perchè il gattile non riceve aiuti istituzionali!
Invitiamo quindi tutte le persone di buon cuore a SUPPORTARE ATTIVAMENTE il gattile di Ivrea!
Aiutare chi ha bisogno è un’esperienza unica, specialmente se questo aiuto, dato a chi non ha voce, è reale, senza fine di lucro e senza tornaconti.
Non lasciamo che l’egoismo, l’indifferenza e il cinismo tipici di questa società consumista e falsamente buonista ci rendano insensibili di fronte a chi ha veramente bisogno, siano essi umani o animali.
Per informazioni: http://www.eporedianimali.it/

martedì 15 settembre 2009
Provo una grande gioia a pubblicare questa notizia.
Un altro piccolo passo verso la definitiva abolizione di quella disumana, crudele e abominevole infamia che è la vivisezione….
Vittoria! La campagna "Gateway to Hell" (I cancelli dell'inferno) ha vinto: il governo del Nepal ha deciso di porre fine definitivamente alla cattura e allevamento delle scimmie destinate ai laboratori di vivisezione, e ha ordinato di liberare tutte le scimmie finora catturate, che potranno così essere libere nelle foreste da cui erano state prese! Il governo del Nepal aveva vietato sei mesi fa l'esportazione delle scimmie, dopo una pressione internazionale con oltre 50 proteste in 13 paesi e innumerevoli mail mandate alle istituzioni nepalesi. Ma le scimmie rimanevano prigioniere in attesa che fosse deciso se la loro cattura e allevamento fossero ammessi o meno. A fine agosto 2009, finalmente, il governo ha deciso che anche l'allevamento doveva essere vietato, e quindi lo stabilimento finora costruito dovrà essere chiuso e i 400 animali prigionieri dovranno essere liberati. Il ministro delle politiche forestali ha dichiarato: "Abbiamo deciso di non permettere l'esportazione delle scimmie, quindi chiederemo agli allevatori di rilasciarle nell'arco di una settimana". E una lettera in questo senso e' stata effettivamente spedita al coordinatore in Nepal del National Biomedical Research Centre (NBRC) che da 5 anni gestisce l'impianto di allevamento. L'obiettivo del NBRC era quello di allevare scimmie rhesus, inizialmente catturate in natura, anche dai templi sacri, per esportarle in America a scopi di "ricerca scientifica". Le proteste, i danni di immagine che avrebbe subito un paese che trae molte risorse dal turismo, il dialogo costruttivo con molti ambasciatori, e l'attivismo locale hanno avuto la meglio sulle minacce e richieste di risarcimento degli americani. La vittoria di questa campagna e' particolarmente importante perche' le rhesus nepalesi hanno delle caratteristiche che, secondo i vivisettori, le rendono "indispensabili" per certi tipi di ricerca e non sono sostituibili dalle altre sottospecie di origine cinese. Se verra' mantenuto il divieto di esportazione attualmente esistente in India e Bangladesh, possiamo sperare che nell'arco di pochi anni verranno invalidati i risultati di molte "ricerche" in quanto non piu' riproducibili per mancanza di vittime adatte. I promotori della campagna ringraziano, nel loro comunicato di "scioglimento" della campagna per "sopravvenuta vittoria", tutte le persone che in questi anni hanno sostenuto la campagna, a nome delle 400 scimmie che hanno ritrovato la liberta' e di tutti i loro piccoli che non conosceranno mai la cattivita'.
Fonte: AgireOra Network www.agireora.org

Comunicato della Campagna Gateway to Hell, The monkeys are going to stay in their own country, 1 settembre 2009
The monkeys are going to stay in their own country
After a campaign that lasted for six years (2003-2009) the Nepal government has decided to definitely halt the breeding of monkeys for biomedical research in the USA. It shows that it pays to have patience and that the good forces sometimes do win in the end!It has been a long ride for many of us, with countless ups and downs. In the meantime four of five Ministers came and went, high level bureaucrats changed postitions, and the population of captive monkeys increased significantly. As Manoj Gautam points out: 'It shows what can be achieved when one person takes his responsibility serious.' Kudos to Minister Dipak Bohara, and to everyone who has been involved in the Stop Monkey Business Campaign.
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This victory will be the end of the Gateway To Hell campaign.The Gateway To Hell campaign was all about the Nepal monkeys, and now that we won this campaign the people who were doing this work will shift their focuss on other targets.It doesn't mean that we turn our back on the animals, not at all, it means we take other campaigns 200% seriously and the Gateway To Hell campaign is being put aside because of this.
We want to thank everybody who has been active for this campaign, many people from many countries have showed their best side by being so active for the animals.We hope you will all stay active for the animals in other campaigns!
the Gateway To Hell team / http://www.gatewaytohell.net/
ED ECCO IN IMMAGINI DI COSA STIAMO PARLANDO: NON DI 'COSE', NON DI 'OGGETTI', MA DI ESSERI VIVENTI, VITTIME DI SOFFERENZE ALLUCINANTI....
PENSACI BENE QUANDO GIUSTIFICHI GLI ESPERIMENTI CONDOTTI SU QUESTI ESSERI...NON C'E' NESSUNA GIUSTIFICAZIONE A TUTTO CIO'!
Altrimenti, se la pensi diversamente, se è 'per il bene dell'umanità', OFFRITI TU!
