venerdì 8 ottobre 2010

Ungheria, impatto ambientale devastante

Il disastro ambientale ungherese conferma una regola che ormai ben conosciamo: il turbocapitalismo non conosce limiti, tutto per il profitto, costi quel che costi! Liberismo totale, senza limiti, senza remore!
Sento proprio ora che la società che ha causato il disastro chimico (un fiume di materiale radioattivo e altamente corrosivo contenente metalli pesanti tossici come piombo, cadmio, arsenico e cromo che finora ha coperto circa 40 chilometri quadrati) ha stanziato 110.000 euro per gli indennizzi! Questo è il prezzo per i bambini morti (2 su un totale di 4 vittime), che i capitalisti attribuiscono alla la nostra vita, la nostra salute, quella della Natura in cui tutti viviamo, in cui vive la fauna europea, vittima dimenticata di ogni disastro!
Le corporation globali non si fermano di fronte a nulla, pronte a sacrificare tutto sull’altare del Dio Unico Denaro: esseri umani, animali, le foreste, le campagne, i fiumi, i mari, la biosfera, degradati in un’orgia di rapina, avidità e distruzione che non ha precedenti!
Tutto per ‘contenere i costi’, per risparmiare quattro soldi di merda (da utilizzare magari per pagare bonus miliardari a squallidi personaggi).
Un ‘progresso’ malato, artificiale, in cui la competizione esasperata, di cui tirano le fila sempre gli stessi avidi personaggi, viene utilizzata come scusa per piegare le resistenze di Comunità violentate e le Regole nazionali a difesa e salvaguardia dell’habitat comune.
Tutto è assoggettato violentemente alle logiche di sfruttamento e saccheggio: nessun rispetto per la Natura, per l’ambiente, per un ecosistema che accompagna da secoli, da millenni, i nostri Popoli, la nostra gente!
Natura che DEVE essere rispettata, Terra che deve essere amata concretamente e non in maniera astratta e superficiale, secondo le modalità tipiche del cosmopolitismo mondialista radical-chic, ‘alla moda’, che ‘ama’ esseri umani e Natura secondo logiche che nascondono sotto un apparente ‘progressismo’ l’egoismo più retrivo, le diseguaglianze crescenti, l’individualismo selvaggio, specie dei ricchi e dei privilegiati, che vedono il Mondo come una sorta di parco giochi in cui a loro tutto è concesso, tutto è permesso (tanto i costi sociali li pagano sempre gli altri, i non privilegiati, che pagano le scelte fatte dalle oligarchie mondialiste!)!
La Terra, il Mondo, le nostre Nazioni NON SONO DI PROPRIETA’ DELLE OLIGARCHIE E DEI RICCHI! RIAPPROPRIAMOCI DEL NOSTRO FUTURO!

Nessun commento:

Posta un commento